Archive for September, 2011
Incertezza Assoluta @ CSOA Kan Flo, Las Planes
by Incertezza Assoluta on Sep.27, 2011, under Concerts
Concierto en CSOA Kan Flo, Las Planes
Incertezza Assoluta [HC-Prog]
Venganza Inka [Punk]
Pediculosis [Pink Pank Punk]
Sei Punktlich vs Brujo [Garage Selection]
Espectaclo:
Freak Body Suspension Show
“El maleficio de la naturaleza [L.Z.]
Karin Private [Performance Burlesque]
Proyecciones, Cenador
Grabacion/Registrazione/Record – Live in Infestazione Hardcore – Torino 25-07-2011
by Incertezza Assoluta on Sep.21, 2011, under 2011 Italian Tour, Home, Music
Live in Infestazione Hardcore – Torino 25-07-2011
Esta es la segunda grabacion que se hizo en nuestra caliente gira en italia!
Musica de dificil digestion @ Infestazione Hardcore, Torino 25/07/2011
[ITA]
Questa è la seconda registrazione che si fece nel nostro caldo tour in italia.
Musica di difficile digestione @ Infestazione Hardcore, Torino 25/07/2011
[ENG]
This is the second record of our hot tour in italy.
Hard-digesting music – @ Infestazione Hardcore, Torino 25/07/2011
Playlist:
No Tav – Contro quel treno
by Incertezza Assoluta on Sep.18, 2011, under Resources
No Tav – Contro quel treno
comunicato pubblicato su indymedia italia
CONTRO QUEL TRENO…
Siamo arrivati da tutta Italia e da larga parte d’Europa. Ci siamo incontrate qui, sulle montagne della Val di Susa, abbiamo condiviso un piatto di pasta, l’ultimo sorso di vino o del maalox. Condiviso con naturalezza, con amici fraterni o persone perfettamente sconosciute – fino a ieri. Da Milano, Roma, Stoccarda, Parigi, Zurigo, Bilbo, Napoli o altri posti mai sentiti – fino a ieri. C’è chi non parla una parola di italiano, chi non ha mai fatto una camminata in montagna, chi credeva nelle raccolte di firme – fino a ieri. Ci siamo scambiati racconti di esperienze simili, ai quattro angoli del pianeta. Siamo tutte qui per gettarci in questa battaglia, cominciata dalle donne e dagli uomini della Valsusa, contro il progetto di treno ad alta velocità. È una lotta che ha superato l’orizzonte di queste montagne, per diventare pratica e “patrimonio” dei rivoltosi di tutta Europa. È anche la nostra lotta – oggi.
Ci scontriamo, qui, contro quello che è un perfetto esempio delle necessità di un mondo di merci e una delle punte dell’iceberg del progresso. Un progresso della tecnica che punta inesorabile verso la distruzione dell’umanità – l’umanità di ciascuno di noi.
Quello che ci ha portate qui, alcune da anni, altri da poche settimane o giorni, non è soltanto, però, la giusta solidarietà nei confronti di chi si batte con dignità contro la distruzione dello spazio della propria vita. Si tratta di un più profondo e più intimo desiderio di libertà.
Lottiamo, anche qui, come in ogni luogo, per la libertà. La libertà di ogni individuo, la mia, che inizia necessariamente là dove inizia anche quella di ciascun’altra, perché se anche uno solo è in catene, io non posso essere libero.
Si può facilmente intuirlo: la vittoria dei valsusini e dei loro solidali sul progetto del TAV va nel senso della distruzione dell’attuale sistema di dominio. Lo scontro in corso fra queste montagne pone infatti la questione di un cambiamento radicale della vita, che non può che passare per la fine dello Stato. Dire che non vogliamo il TAV né qui né altrove significa dire che vogliamo farla finita con ogni potere, statale, economico o di altro tipo. Dall’altro lato, visti gli interessi sottostanti a quest’opera, cedere sarebbe uno scacco epocale per la cricca Stato italiano-Confindustria. Una vittoria notevole per chi lotta per libertà.
Certo non sarà cosa facile, ma molti segni sono incoraggianti.
Ci sono anche, però, pesi morti. C’è chi è interessato a distinguere fra “gente della valle” e “quelli di fuori”, per poter meglio dividere, quando necessario, i buoni dai cattivi. Non si tratta, purtroppo, solo dei soliti giornalisti al soldo dei padroni. C’è chi vorrebbe circoscrivere la rivolta a modalità – ed orari – predefiniti. Chi vorrebbe prendere (e farsi prendere in) foto – ma si credono al circo, quei pagliacci? C’è chi vorrebbe questa lotta come prerogativa di un gruppo ben definito di specialisti, esperti manipolatori dei media e quindi propugnatori di uno scontro simbolico, teatrale, teso a riscuotere consenso mediatico. Tutti gli altri – la massa – sarebbero ridotti ad un gregge da portare a passeggio durante le manifestazioni. C’è chi vorrebbe una resistenza pacificata e civile. Delle “azioni” spettacolari ma perfettamente innocue. Qualcosa, insomma, che non pregiudichi la possibilità di trattare con il potere, a spettacolo finito.
Con costoro non abbiamo nulla da spartire. Non siamo civili, non siamo pacificate, non resistiamo, ma attacchiamo cercando di fare male al nemico. Non abbiamo nulla da difendere, ma una vita – la nostra vita – da strappare ad uno schifoso destino di dominio. Quello per cui ognuna di noi si batte non è circoscrivibile, non è rappresentabile. Non avrebbe nessun senso, visto in TV.
Se è un mondo nuovo che portiamo nel cuore, quello che abbiamo vissuto, che stiamo vivendo quassù ne è un’intuizione feconda. Un’intuizione che a sprazzi vediamo divenire realtà, nei piccoli gesti quotidiani così come nei grandi sogni. Nel cibo che non ha un prezzo, nelle pietre che volano o passano di mano in mano fino alla prima fila, nelle frombole che girano, nel regalare la maschera prima di andare via anche solo per qualche giorno, pensando al compagno senza nome che ti ha preso per mano quella notte in cui, distrutto dai gas, eri perso sul sentiero…
Tutto ciò non è soltanto un momento dirompente, ma una pratica che continua, che diviene esperienza condivisa e segna, con l’intensità che l’insurrezione sa toccare, la vita di ciascuno. La vita diventa insurrezione…
La scintilla che ciascuna di noi porta dentro viene ravvivata da questi incontri complici, dal ritrovare chi non si vedeva da tempo, dai nuovi legami, da questo vortice di rabbia e amore, turbinante, imprevedibile e creatore come la vita stessa.
Tornando alle nostre case, alle città da cui veniamo, ci portiamo dentro la consapevolezza che qualcosa sta cambiando – che siamo noi a farlo cambiare, proprio ora.
Che dalla Valsusa la rivolta si propaghi. I motivi contingenti sono tanti, ma la tensione che anima ciascuna di noi è la stessa.
Che in tutta Europa divampi il fuoco che ci brucia dentro e che ci ha portati qui.
Che del vecchio mondo non rimanga che cenere.
E nel fuoco l’amore.
… PER LA LIBERTÀ!
Registrazione/Grabacion/Recording – Live in Ternobyl – 16-07-2011
by Incertezza Assoluta on Sep.18, 2011, under 2011 Italian Tour, Home, Music
Live in Ternobyl – 16-07-2011
Aqui va un muy grezza grabacion del primer concierto de nuestra “gira” en italia – de solo 4 pero muy calientes fechas!
Solo para haceros una idea – musica de dificil digestion es lo que nos dicieron despues del concierto…
[ITA]
Qui una grezzissima registrazione del primo concerto del nostro “tour” in italia – solo 4 ma caldissime date!
Solo per farvi una idea – musica di difficile digestione è quello che ci hanno detto dopo il concerto…
[ENG]
Here a very rough recording of the first concert of our “tour” in italy – only 4 but very hot dates!
Just to have an idea – hard-digesting music is what they say after the concert…
01-misantropia-de-aqui-en-adelante
02-tutta-uguale&valzer-della-matrioska
03-paranoia-costante&ali-spezzate
04-hacia-donde
05-2mx5
06-tiempo-a-tiempo
Incertezza Assoluta – Sentido,Significato,Meaning
by Incertezza Assoluta on Sep.17, 2011, under Resources
INCERTEZZA ASSOLUTA
[CAS]
INCERTEZA ABSOLUTA: La imprecision de mesura es una realidad no eliminable: la forma mas practica para reducir los errores accidentales es repetir mas veces la mesura, obviamente en las mismas condiciones y aceptar como valor probable la media aritmetica de los valores medidos. Todas las mesuras, sean efectuada una sola ves o sean repetidas mas veces, estan afectadas por incerteza, que llamaremos error absoluto o incerteza absoluta de la misura.
La perfecion no existe, todo es relativo: medidas, valores, métodos o ideas. Cada cosa tiene su contexto. Cada acción su paisaje donde se cumple.Existe el intento, el impeno en conseguir aquello que se quiere, para alcanzar un propio objetivo según las propias necesidades, las propias reflexiones y las propias ideas. Este es el hilo que ata a “incertezza assoluta” tanto en la musica como en la vida. Buen intento a todxs.
[ITA]
INCERTEZZA ASSOLUTA: Imprecisione di misura, una realtà non eliminabile: il modo più pratico per ridurre gli errori accidentali è quello di ripetere più volte la misura, ovviamente nelle stesse condizioni, e accettare come valore probabile la media aritmetica dei valori misurati. Tutte le misure, sia effettuate una volta, sia quelle ripetute più volte, sono affette da incertezza, che chiameremo errore assoluto o incertezza assoluta della misura.
La perfezione non esiste, tutto è relativo: misure, valori, metodi e idee. Ogni cosa ha un suo contesto. Ogni azione un passaggio dove si compie. Esiste l’intento, l’impegno per conseguire ciò che si vuole, per raggiungere un proprio obiettivo secondo le proprie necessità, le proprie riflessioni e le proprie idee. Questo è il filo che lega “Incertezza Assoluta” tanto nella musica come nella vita. Buon intento a tutte e a tutti.
Incertezza Assoluta @ Las Planes – 1 Octubre 2011
by Incertezza Assoluta on Sep.16, 2011, under Concerts, Home
Confirmado concierto con Incertezza Assoluta en Las Planes por el dia 1 de Octubre. Pronto mas informaciones.
Concierto en apoyo a Tamara – LaPapa
by Incertezza Assoluta on Sep.10, 2011, under Concerts, Flyers, Home
MIERCOLES 14 DE SEPTIEMBRE
EN EL CSOA LA PAPA, c/SAGRERA, 14, KARCELONA,
(EN RESISTENCIA CONTRA EL DESALOJO)
20.00 CENADOR VEGANO EN APOYO A TAMARA
Y PROYECCION DEL VIDEO “FILAKI” (GRECIA)
21.00 KONCIERTO D.I.Y. (PUNK-TUAL, ENTRADA A VOLUNTAD):
MOSSURAYA (ex-HEADACHE, SUIZA, HC-ROCK’NROLL DE LA LOCURA…)
+ CRANK STURGEON (U$A, NOISE-PROYECTO)
+ INCERTEZZA ASSOLUTA (KCN, HARDCORE-PROG)
NO DOGS, NO MASTERS!!!