Incertezza Assoluta @ Las Planes – 1 Octubre 2011
by Incertezza Assoluta on Sep.16, 2011, under Concerts, Home
Confirmado concierto con Incertezza Assoluta en Las Planes por el dia 1 de Octubre. Pronto mas informaciones.
Concierto en apoyo a Tamara – LaPapa
by Incertezza Assoluta on Sep.10, 2011, under Concerts, Flyers, Home
MIERCOLES 14 DE SEPTIEMBRE
EN EL CSOA LA PAPA, c/SAGRERA, 14, KARCELONA,
(EN RESISTENCIA CONTRA EL DESALOJO)
20.00 CENADOR VEGANO EN APOYO A TAMARA
Y PROYECCION DEL VIDEO “FILAKI” (GRECIA)
21.00 KONCIERTO D.I.Y. (PUNK-TUAL, ENTRADA A VOLUNTAD):
MOSSURAYA (ex-HEADACHE, SUIZA, HC-ROCK’NROLL DE LA LOCURA…)
+ CRANK STURGEON (U$A, NOISE-PROYECTO)
+ INCERTEZZA ASSOLUTA (KCN, HARDCORE-PROG)
NO DOGS, NO MASTERS!!!
No TAV, No Stato
by Incertezza Assoluta on Aug.10, 2011, under Home, Resources
No Tav No Stato
tratto da finimondo.org
No Tav No Stato
Aveva proprio ragione Simone Weil: quando i professionisti della parola decidono di occuparsi della triste sorte altrui, scelgono di parlare di questioni tecniche. Se sono sindacalisti a difesa del lavoro, parleranno di aumenti salariali, cambio dei turni, misure di sicurezza. Se sono ambientalisti paladini della democrazia, parleranno di camion di detriti, decibel di rumore, misure di sicurezza. È risaputo che chi ascolta accoglie con sollievo la facile chiarezza delle cifre, dati oggettivi che non richiedono alcun pensiero singolare.
Pensiamo alla propaganda che viene fatta attorno all’Alta Velocità. Per riuscire a farsi capire da tutti, condizione indispensabile per ampliare il sostegno a quella lotta, cosa c’è di meglio che illustrare tutti i dettagli tecnici di quell’infame progetto? Sapete quanto sarà lungo quel tunnel? E quanto ci verrà a costare? E che dire della composizione geologica delle rocce che vorrebbero forare? Per non parlare della polvere sollevata, del traffico paralizzato, delle coltivazioni perse, dei ruscelli prosciugati… Una mole impressionante di dati — che per essere presi per buoni necessitano della preziosa conferma di periti possibilmente di fama (quegli specialisti del sapere separato oggi tanto adulati) — viene sciorinata per sollecitare la mobilitazione. Se si vuole fare numero bisogna parlare di numeri. Uomini e donne, se non vi ribellate per la vita miserabile che vi costringono a fare, per i vostri corpi esausti, per i vostri sogni infranti, per i vostri desideri repressi, per le vostre speranze deluse, fatelo almeno perché 2+2 è uguale a 4. Talmente facile da capire che il consenso è assicurato.
Già la matematica non è un’opinione — figurarsi un’idea! Non è qualcosa di singolare, di individuale, che si possiede dopo averla scoperta e fatta maturare. È qualcosa di comune che abbiamo imparato a scuola. 2+2 fa 4 per il reazionario come per il sovversivo, per il credente come per l’ateo. Non divide le sensibilità, unisce i ricordi. Ecco perchè questo genere di propaganda impazza fra i vari politicanti, che non mancano di prescriverla ai militanti che fanno loro corteo. Perché non fa pensare ad altro, non mette in discussione nulla in maniera radicale, rimanda a quanto è già in memoria. Al massimo esigerà una nuova verifica al fine di far quadrare i conti.
Simone Weil faceva giustamente notare che, se l’individuo sentisse di non essere solo vittima ma anche complice dell’orrore quotidiano, la sua resistenza conoscerebbe ben altro slancio. Non sarebbe più lo slogan di una rivendicazione, sarebbe il grido di rivolta di tutto l’essere contro la condizione umana. Un grido che diffiderebbe della chiarezza delle cifre, perché non avrebbe nulla da spartire né col sindacalista che si batte per alleggerire il ricatto del lavoro, né con l’ambientalista che si batte per legittimare la menzogna della democrazia. Invece le cifre, se non accompagnano quel grido da umili ancelle tenute in disparte, ma lo sostituiscono, non fanno che prolungare il ricatto e la menzogna.
Ecco perché No Tav No Stato. Non per iniziare a «fare ideologia», ma per non finire col fare politica. Del resto, è quasi imbarazzante osservare come questa recalcitranza davanti alle idee anarchiche provenga da chi non si fa alcuno scrupolo a spacciare (o ad avallare, nella speranza che dal letame nascano i fior) ben altro genere di «ideologia». Come se gli appelli a difendere la Democrazia del Bene Comune salendo sulle barricate Stalingrado e Saigon fossero la spontanea e naturale espressione dell’essere umano in lotta per la propria dignità, e non il frutto di una precisa interpretazione di parte. Legittima, sì. Della nostra parte, no.
Ecco perché No Tav No Stato. Perché, piuttosto che accomunarci alle vittime di questo ordine sociale, pensiamo sia necessario riconoscere e far riconoscere che ne siamo tutti complici — chiunque di noi, nessuno escluso. Perché non vogliamo unirci alla rivendicazione a favore di un’autorità più equa, vogliamo lanciare il grido contro ogni forma di autorità.
L’Alta Velocità ce ne offre l’occasione. Non è la follia di qualche squilibrato imposta da poche mele marce ad un Parlamento sovrano, ma distratto. È un progetto perfettamente coerente con il mondo che abitiamo, un mondo in cui ogni singolo aspetto dell’esistenza umana è sottomesso alle esigenze del profitto (ed anche il tempo, si sa, è denaro). Non è affatto un caso che sia sostenuto da tutti i partiti, siano essi di destra o di sinistra, in base al momento e all’opportunità. E non è anomalo che lo Stato lo voglia imporre con il manganello e con i lacrimogeni; chi per i propri interessi non esita a bombardare intere popolazioni, perché mai non dovrebbe bucare la Val Susa o il sottosuolo di Firenze, quando altri esperti giurano che si può fare? Si dice che il Tav valsusino, qualora riuscissero a finirlo, servirà solo per trasportare merci; perchè, ognuno di noi non serve solo per produrle e acquistarle? E lo facciamo, giorno dopo giorno, in silenzio.
Con buona pace di tutti i cittadinisti, l’Alta Velocità non è affatto un grossolano errore dell’attuale organizzazione sociale. Ne è la verità scomoda e brutale. Ecco perché, anziché contarne e lamentarne gli effetti, dovremmo riprendere a indicarne e criticarne la causa. Non ha senso tacerla. Altrimenti si rischia di contribuire sì alla lotta contro questo Stato, ma non alla lotta contro lo Stato.
Flyer Concerto a Terni
by Incertezza Assoluta on Jun.22, 2011, under 2011 Italian Tour, Concerts, Flyers, Home
Comments Off on Flyer Concerto a Terni more...Flyer Infestazione Hardcore #4
by Incertezza Assoluta on Jun.17, 2011, under 2011 Italian Tour, Concerts, Home
Comments Off on Flyer Infestazione Hardcore #4 more...Cambio di data per il concerto a Torino – Infestazione Hardcore
by Incertezza Assoluta on Jun.16, 2011, under 2011 Italian Tour, Concerts, Home
Ci siamo spostati da venerdì 24 a sabato 25.
La location è sempre il Parco della Certosa di Collegno, dietro al Mezcal Squat. Tutte le informazioni su come arrivare le trovate su http://infestazione.noblogs.org/.
Cambio di luogo per Venerdì 17 giugno
by Incertezza Assoluta on Jun.16, 2011, under 2011 Italian Tour, Concerts, Home
Invece della Pirateria Occupata di Roma, suoneremo un pò più in là, all’Ateneo Squat.
@ Roma, Via O. Fattiboni 1, DRAGONcello Acilia (Roma)
http://www.tmcrew.org/ateneo/
ateneo_occupato @ libero . it
Trenino per Ostia, poi BUS 04/ 063 012
Infestazione Hardcore #4 – Torino (IT)
by Incertezza Assoluta on Jun.13, 2011, under 2011 Italian Tour, Concerts, Flyers, Home
Infestazione Hardcore #4
24-25 junio 2011
Dos días hc contra las lógicas de mercado
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Infestazione Hardcore nace en el 2008 como festival de musica punkhardcore, como forma de financiamiento de Radio Blackout y en reacción a un escenario musical estéril basado en el comercio, orbitante en el micromundo fashion de tiendas y círculos varios.
Lo que queremos crear va mas allá de la musica en sí, basándose en las relaciones humanas, afinidad de pensamiento y complicidad en el quehacer.
Por esto el concierto es un medio para comunicar, y también un pretexto para encontrarse, crear una red de contactos, intercambiar conocimientos a través de las distros, muestras, laboratorios y proyecciones.
En lo que se refiere a la cuestión monetaria, todas las recaudaciones van dirigidas al soporte técnico de Radio Blackout, única emisora libre en Turín y alrededores, desde hace 19 anos es la voz de cada lucha y forma de desacuerdo; Radio Blackout es autogestionada, autofinanciada y se trasmite también en la web (para mas información http://www.radioblackout.org/streaming/ y escucha 105.250 FM)
Radio Blackout estará’ presente, como en los últimos anos, con su stand junto a numerosas otras distribuidoras que poblaran la escena de dos días Dado el amplio espacio, no hay limites para stand y/o exposiciones (por lo tanto contactanos con anticipación por cuestiones técnicas); la iniciativa se desarrollara al interior del parque del ex-manicomio de Collegno, a pocos pasos del Mezcal Squat
ocupado en el 2006 por algunos jóvenes locos…
Para los grupos habrá alimentación, alojamiento y, si fuera necesario, reembolso del viaje teniendo siempre en cuenta que la finalidad no es el escenario sino el beneficio para RBO. Para los
viajeros esta disponible el prado infectado para la ocasion. (traer saco de dormir, tienda de campana, etc.)
Estos dos días se basa en la autogestión y queremos reafirmar la autoproducción musical que grita contra el estado sin poner limite de géneros: la sustancia esta en la actitud hardcore!
Para info y contactos:
http://infestazione.noblogs.org/
Infestazione Hardcore #4 – Torino (IT)
by Incertezza Assoluta on Jun.13, 2011, under 2011 Italian Tour, Concerts, Home
Infestazione hardcore #
24 – 25 giugno 2011
Due giorni hc contro le logiche di mercato
Infestazione hardcore nasce nel 2008 come festival di musica punk-hardcore e non solo, a sostegno di radio blackout ed in reazione ad uno scenario musicale sterile basato sul profitto, dilagante nel micromondo fashion dei locali e circoli vari.
Ciò che vogliamo creare va oltre la musica in sé, si basa su rapporti umani, affinità di pensiero e complicità nel fare.
Perciò il concerto è un mezzo per comunicare, ma anche un pretesto per incontrarsi, creare una rete di contatti, scambiare conoscenze e pratiche attraverso distro, mostre, laboratori e proiezioni.
Per quanto riguarda il benefit, tutto il ricavato va a supportare radio blackout, unica emittente libera a Torino e dintorni, da 19 anni voce di ogni lotta e forma di dissenso; Radio Blackout è autogestita, autofinanziata e si diffonde nell’etere oltre che nella rete grazie allo streaming (per saperne di più www.radioblackout.org e ascolta i 105.250 in FM)
RBO sarà presente come negli scorsi anni con il suo banchetto, a fianco delle numerose altre distro che popolano la scena della due giorni. Dato l’ampio spazio, non c’è limite per banchetti ed esposizioni (comunque contattateci un po’ prima per questioni tecniche); l’iniziativa si svolge all’interno del parco dell’ex manicomio di Collegno, a pochi passi dal Mezcal squat, occupato nel 2006 da alcuni giovani marrani ….
Ai gruppi saranno forniti nutrimento e ospitalità, se necessario un rimborso viaggio tenendo sempre conto che il fine ultimo non è il palco ma il benefit. Per i viandanti è disponibile il prato infestato per l’occasione (portate sacchi a pelo, tende, amache, ecc.).
Questa due giorni è basata sull’autogestione e vuole riaffermare l’autoproduzione musicale e la stessa musica che urla contro lo stato, senza porre troppi limiti di genere: la sostanza sta nell’attitudine hardcore!
Per info e contatti:
http://infestazione.noblogs.org/
Chiamata gruppi 2 giornate autoprodotte di musica e non solo in Sardegna
by Incertezza Assoluta on Jun.13, 2011, under Concerts, Home
ANCHE PER IL 2011 LA TIFIAMO RIVOLTA AUTOPRODUZIONI ORGANIZZA LE 2 GIORNATE AUTOPRODOTTE DI MUSICA E NON SOLO... PER IL 13 E 14 AGOSTO A S'ENA E S'ACCHITTA (SINISCOLA-NU) IN SARDEGNA. I GRUPPI INTERESSATI A SUONARE POSSONO SCRIVERE ENTRO IL 15 LUGLIO A QUESTA MAIL. NON VERRANNO PRESI NEANCHE IN CONSIDERAZIONE GRUPPI NON AUTOPRODOTTI ,GRUPPI CHE HANNO TESTI O ATTITUDINI,FASCISTE,SESSISTE,OMOFOBE,RAZZISTE,CLASSISTE... E GRUPPI CHE SUONANO PRETENDENDO UN CACHE'... FATE PURE GIRARE PER MAGGIORI INFORMAZIONI ANDATE SUL SITO www.nuoroblindata.tk alla voce s'ena e s'acchitta